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Giunge a conclusione a Gorizia la terza sessione di Via della Creatività, la residenza per artisti cinematografici realizzata nell’ambito di BorGO Cinema, il progetto finanziato dalla Regione Fvg con Fondi Pnrr Bando Borghi. Questa edizione autunnale della residenza è stata declinata tutta al femminile con un tris di protagoniste: le registe Marina Spada, Beatrice Baldacci e Federica D’Ignoti che per tre settimane hanno lavorato sui loro progetti all’interno della sede di Borgo Cinema nella storica via Rastello. Tre sguardi femminili, tre generazioni di creative del cinema impegnate a Gorizia nella ricerca, lo sviluppo e la scrittura di tre opere originali. In particolare, la regista Marina Spada ha concentrato il suo lavoro goriziano sul primo episodio di una nuova serie tv dedicata alle origini del cinema italiano. Protagonista di questo primo episodio, dal titolo “Rifare il mondo”, è Elvira Giallanella, vera e propria pioniera della settima arte, che tra il 1919 e il 1920 realizza a Gorizia il film “Umanità”, una pellicola d’ispirazione profondamente pacifista, caso forse unico di uso del cinema da parte di una donna per testimoniare la sua ferma condanna di tutte le guerre: per aggirare una serie di ostacoli, all’epoca presentò l’opera con lo pseudonimo maschile di Edmond Davidson presentando un film di denuncia contro la guerra come una commedia.


La pellicola, realizzata proprio a Gorizia, sulle rovine fumanti della prima guerra mondiale, è andata dispersa nel 1920, per riapparire nel 2006 tra gli scaffali della Cineteca Nazionale. A suggello di questa residenza artistica, la pellicola viene presentata in una prima proiezione assoluta per la regione proprio a Gorizia oggi, alle 18.30 al Kinemax di Piazza Vittoria, in collaborazione con la Cineteca nazionale. L’ingresso alla visione di “Umanità” (durata 35 minuti) è gratuita. A introdurre la proiezione Francesco Ranieri Martinotti, presidente Anac e curatore di Via della Creatività, Giuseppe Longo, presidente dell’associazione Palazzo Del Cinema-Hiša filma, Eleonora De Majo, coordinatrice del Cluster Borgo Cinema. Presenti in sala anche le tre registe ospiti che presenteranno i progetti sviluppati a Gorizia, a partire, naturalmente, da Marina Spada che firma il lavoro sulla Giallanella, Beatrice Baldacci che ha lavorato su “Possibili avvenimenti e probabili scenari della mia vita immaginata”, dove la giovane regista racconta la dimensione universale della piccola cittadina che entra in contrasto con la grande città, e l’autrice catanese, Federica D’Ignoti che, assieme a Francesca Scanu ha scritto il progetto “Mater, Matris, Matri” sulla maternità surrogata.

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In copertina, un ritratto di Elvira Giallanella; all’interno, Martinotti, Spada, Baldacci e D’Ignoti.

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