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(g.l.) «Un anniversario che non si pone come punto di arrivo, bensì di passaggio nell’ambito del percorso di valorizzazione di Aquileia, che in questi anni ha visto da parte della Regione un impegno costante, in continuità tra le diverse legislature. Continueremo non solo con l’impiego di risorse per contribuire alla crescita di quest’area, ma anche con un adeguato piano di sviluppo, consapevoli delle grandi potenzialità anche in termini economici del territorio». Con queste parole il governatore del Friuli Venezia Giulia, Massimiliano Fedriga, ha portato il saluto istituzionale all’apertura del convegno dedicato ai 25 anni dal riconoscimento del sito Unesco di Aquileia. L’evento ha avuto quale splendida cornice la Basilica patriarcale ed è stato introdotto dagli interventi del sindaco Emanuele Zorino, del presidente della Fondazione Aquileia, Roberto Corciulo (già presidente del Mittelfest di Cividale), e della direttrice regionale dei Musei del Friuli Venezia Giulia, Andreina Contessa.

Come ha rilevato il governatore, le continue scoperte e l’ampliamento della zona archeologica testimoniano come «questo sito di rilevanza internazionale continui a mantenere un valore storico inestimabile a 25 anni da quando è stato inserito nella lista dei Patrimoni dell’Umanità. Un tesoro che abbiamo la fortuna di custodire nel nostro territorio e che dobbiamo continuare a valorizzare. In accordo con il Comune e la Fondazione – ha proseguito il presidente Fedriga – stiamo portando avanti una serie di azioni a tutto tondo, che includono anche la mobilità ciclabile e il sistema del turismo lento, al fine di garantire una sempre maggiore presenza di visitatori ad Aquileia e in tutta la regione. È importante, in tal senso, che le realtà locali proseguano nel percorso di lavoro sinergico già avviato in questi anni con ottimi risultati, non trascurando le necessarie modifiche organizzative per consentire a tutti di lavorare al meglio. Aquileia non è un patrimonio locale, è un patrimonio del mondo, e noi dobbiamo avere l’orgoglio di saperlo raccontare e promuovere».
All’importante incontro, fra i numerosi ospiti, era rappresentato anche il Club per l’Unesco di Udine, presieduto da Renata Capria D’Aronco. Ricordiamo, al riguardo, che gli altri siti Patrimonio dell’Umanità della nostra regione sono Cividale, Palmanova, Dolomiti Friulane e Palù di Livenza.

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In copertina, l’intervento in Basilica del presidente Fedriga; all’interno, alcuni degli ospiti intervenuti all’incontro.

(Foto Regione Fvg)

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