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di Giuseppe Longo

TARVISIO – Wolfgang Amadeus Mozart scrisse, a sedici anni, i suoi tre famosi “Divertimenti” durante un viaggio in Italia con il padre Leopold. E scendendo da Salisburgo, il giovane Wolfy sicuramente passò in carrozza per la Valcanale, da sempre la “porta” più accessibile verso il Belpaese, tanto che proprio da qui s’introdussero le varie invasioni che hanno “contaminato” il nostro Dna. A tale proposito, visto che allora i viaggi duravamo settimane con molte soste, è bello pensare che almeno una loro pagina l’abbia scritta durante una pausa a Tarvisio, terra peraltro da sempre caratterizzata da una significativa presenza tedesca, per cui si trattava di un ambiente a lui molto familiare. E il secondo “Divertimento” ha rappresentato uno dei brani più graditi dal pubblico tarvisiano che nella sala dell’Arena “Gabriella Paruzzi” ha assistito al terzo concerto della seconda parte del Festival Schippers.

Questo Mozart giocoso e spensierato, che proprio nei “Divertimenti” lascia cogliere tutta la sua esuberanza giovanile, ha concluso la bellissima serata dell’Orchestra Thomas Schippers con il bis del secondo movimento, prima che Alessandra Visconti, consigliere comunale con delega agli Eventi, prendesse la parola per ringraziare il maestro Carlo Grandi, i suoi musicisti e il presidente dell’Associazione Thomas Schippers, avvocato Cristiano Gobbi, auspicando che altri concerti possano essere organizzati prossimamente nella valle ora imbiancata dalla neve, proprio bene in sintonia con la festa dell’Immacolata.
Ma, come nelle precedenti occasioni, il concerto dedicato, dopo i fasti del Barocco alla “Sinfonia classica anima musicale della Mitteleuropa”, era cominciato con una brillante composizione del lucchese Luigi Boccherini, per proseguire con una energica Sinfonia del ceco-tedesco Johann Stamitz. Alla fine una intensa interpretazione dei movimenti che aprono e chiudono “Le ultime sette parole di Cristo sulla Croce”, di Franz Joseph Haydn. Toccante e drammatico soprattutto il finale nel quale si descrive il terremoto che, all’«ora nona» si scatenò quando Gesù spirava sul Calvario e mentre si faceva «buio su tutta la Terra». Una interpretazione energica, veloce – «rock» per dirla con il maestro Grandi -, che ha letteralmente immerso il pubblico nella tragica conclusione della vicenda umana del Salvatore. Ricordiamo, allora, l’organico messo a punto da Carlo Grandi per questa terza parte del Festival Schippers: Laura Grandi, Marco Favento, Daniel Longo, Laura Furlan, Lucia Premerl, Lorenzo Mian, Simonetta Fumiato e Beatrice Cher (violini); Rachele Castellano e Giovanni Boscarato (viole); Massimo Favento e Katja Panger (violoncelli); Marco Abbrescia (contrabbasso). La manifestazione musicale oggi sarebbe dovuta approdare a Gradisca d’Isonzo, ma improvvisi contrattempi ne hanno richiesto la sospensione: il rinvio è pertanto fissato nel nuovo anno. Per ora ci rimane il “sapore” di questa piacevolissima serata tarvisiana, conclusasi proprio mentre riprendeva a nevicare.

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In copertina e all’interno alcune immagini del concerto tarvisiano; al centro, Alessandra Visconti con il maestro Grandi.

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