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Con un evento d’eccezione nel segno della grande musica sinfonica, il Teatro Verdi di Pordenone celebra domani 11 dicembre la Giornata Internazionale della Montagna con un programma che crea un “ponte musicale” tra le Alpi e il monte Ararat, simbolo dell’identità culturale armena. In programma alle 20.30 il concerto in esclusiva assoluta per l’Italia, ”Dall’Ararat alle Alpi”, con l’Armenian Philharmonic Orchestra diretta da Eduard Topchjan: oltre 100 musicisti sul palco per l’esecuzione della monumentale Eine Alpensinfonie di Richard Strauss, il brano che meglio di ogni altro racconta l’identità della montagna. Nei suoi 50 minuti di estensione, la Sinfonia mette in musica il grande amore del suo autore per la montagna e si dipana attraverso 22 brevi movimenti che narrano una scalata verso la vetta.

Eduard Topchjan


Come spiega Roberto Prosseda, da quest’anno consulente musicale del Teatro Verdi, «se c’è un brano della grande musica sinfonica che più di tutti è riuscito a raccontarci cosa vuol dire vivere in simbiosi con la montagna, cosa vuol dire scalare una montagna – dalla preparazione, all’ascesa, all’arrivo sulla vetta – questo brano è Eine Alpensinfonie di Strauss, un brano monumentale che in tanti piccoli quadri racconta le fasi di una scalata da un punto di vista emozionale. Alpensinfonie, per la prima volta eseguita a Pordenone, è un mondo, è la montagna sintetizzata in poco meno di un’ora di musica. La Armenian National Philharmonic Orchestra, Orchestra statale armena, vanta una grandissima tradizione, e il suo direttore principale Eduard Topchjan dirige da tanto tempo questo lavoro di Strauss: sono tanti anni che scava all’interno di questa partitura, per conoscerla nel profondo e farcela ascoltare al meglio».
“Dall’Ararat alle Alpi” è il motto di questo concerto che celebra anche una nuova conoscenza, un nuovo ponte culturale tra Italia e Armenia, a cui sono dedicati anche gli altri due brani in programma, che fanno da corollario al capolavoro di Strauss. Si tratta del Concerto per violino del compositore di origine armena Aram Khatchaturian, con la violinista Anush Nikogosyan come solista, e il breve affresco sinfonico Armenia composto da Gian Francesco Malipiero ad Asolo nel 1917, in omaggio ad un amico armeno, a due anni dal Genocidio Armeno del 1915.
La presenza della celebrata Orchestra di Stato dell’Armenia con l’esecuzione della monumentale opera di Strauss, eseguita per la prima volta sul palco del teatro di Pordenone, è frutto dell’intenso lavoro del Presidente del Verdi Giovanni Lessio e del consulente musicale Roberto Prosseda che hanno attivato numerose partnership artistiche e istituzionali: questo importante appuntamento concertistico si inserisce nel già noto e prolifico “Progetto Montagna” del Verdi, che è stato particolarmente apprezzato nella sua più ampia declinazione – tra concerti, spettacoli, convegni, incontri, presentazioni editoriali e, non ultimo, il Concorso Oltre le Nuvole per la Drammaturgia sulla Montagna-. Proprio in virtù dell’impegno e l’attenzione per la montagna portato avanti in questi anni dal Teatro, l’occasione di questo maestoso concerto, con un organico così imponente, è stata appoggiata dal Ministero del Turismo, oltre all’ormai consolidato sodalizio con i vertici nazionali del Club Alpino Italiano il CAI sezione di Pordenone. Anche da parte armena la collaborazione per giungere alla realizzazione dell’evento è stata molto rilevante: il concerto pordenonese dell’Armenian National Philharmonic Orchestra gode infatti del sostegno del Ministero della Cultura della Repubblica d’Armenia, del patrocinio dell’Ambasciata della Repubblica d’Armenia in Italia e della collaborazione con il Centro Studi e Documentazione della Cultura Armena C.S.D.C.A. di Venezia. Info e biglietti in biglietteria (Tel 0434 247624) e su www.teatroverdipordenone.it

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In copertina, la violinista Anush Nikogosyan attesa domani a Pordenone.

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Pordenonelegge tutto l’anno:
ritorna il gruppo di lettura

Pordenonelegge tutto l’anno: dopo l’entusiasmante successo dell’edizione 2023, ritorna nell’agenda 2024 di Fondazione Pordenonelegge.it, pnleggebooklovers, il gruppo di lettura di pordenonelegge rivolto ai lettori che amano condividere e confrontarsi. Un’occasione speciale per chi ama leggere e vuole trovare persone che condividano la sua passione. A Palazzo Badini, sede della Fondazione e “casa di pordenonelegge”, dal 31 gennaio e ogni ultimo mercoledì del mese, tre lettrici che hanno dedicato parte della loro vita a diffondere l’amore per i libri – la scrittrice Odette Copat, la libraia Monia Merli e l’appassionata lettrice Federica Pivetta – aiuteranno, animeranno e modereranno la discussione, proponendo libri, percorsi e magari svolte improvvise. Il gruppo sarà formato da massimo cinquantacinque partecipanti che si iscriveranno per tutti e dieci gli appuntamenti dell’anno (escluso agosto e compreso l’evento al festival di settembre). Per partecipare a pnleggebooklovers è richiesta una quota d’iscrizione annuale di 30 euro. Le iscrizioni saranno attive da lunedì 11 dicembre sul sito pordenonelegge.it (cliccando alla voce mypnlegge) e si chiuderanno il 24 gennaio 2024. Info: Telefono 0434.1573100 mail segreteria@pordenonelegge.it

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