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In occasione del 60° anniversario della tragedia del Vajont, l’associazione Piano Fvg – grazie alla collaborazione della Regione Fvg (e il partenariato dei Comuni di Erto e Casso, Vajont, Gemona, Polcenigo, la Magnifica Comunità di Montagna Dolomiti Friulane, Cavallo e Cansiglio, Parco naturale delle Dolomiti Friulane e numerosi altri enti e manifestazioni) – ha organizzato per domani mattina, alle 10, un concerto che coinvolge affermati maestri affiancati da giovani artisti che eseguiranno un programma incentrato su una selezione di brani e autori della musica classica ispirata al tema del ricordo, della preghiera e del raccoglimento, nella location esclusiva del piazzale sotto la Diga del Vajont: gli spettatori potranno seguire il concerto con l’enorme sbarramento sullo sfondo trovandosi nello spiazzo che si trova a metà tra la Chiesa di Sant’Antonio al Colombèr e la base dello stesso.

Il Coro Artemia.


Il coinvolgimento delle nuove generazioni è stato particolarmente voluto dagli organizzatori, nell’ottica di una costante promozione della memoria di quegli accadimenti tragici, accanto alla spiccata consapevolezza dei più giovani per la salvaguardia dell’ambiente. Il coordinamento artistico dell’evento è a cura dell’associazione diretta da Davide Fregona, con il Piccolo Coro Artemia e Giovani Voci Artemia, sotto la direzione di Denis Monte, e il soprano Giulia Della Peruta.

Giulia Della Peruta

Matteo Andri

Ferdinando Mussutto

Il concerto inizierà con l’Ouverture “Coriolan” Op. 62 di Ludwig van Beethoven, nella versione per pianoforte a quattro mani di Hulrich. Si tratta di una pagina di intensa carica drammatica: sul palco due pianisti di fama come Ferdinando Mussutto e Matteo Andri. A seguire si potrà apprezzare la Fantasia in fa minore D. 940 di Franz Schubert, uno dei capolavori per pianoforte a quattro mani. Nella seconda parte del programma l’ingresso del soprano Giulia Della Peruta, assieme al Piccolo Coro Artemia ed al coro Giovani Voci Artemia, diretti dal maestro Monte: in onore e in ricordo delle vittime del Vajont, si potranno ascoltare la struggente Ave Maria di Astor Piazzolla, il suggestivo Lux Aeterna di Erik Esenvalds e due brani tratti dal celebre Requiem Op. 48 di Gabriel Fauré, Pie Jesu e In Paradisum. Il programma si concluderà con tutti gli artisti impegnati nell’esecuzione del celebre Vocalise Op. 34 n. 14 di Sergej Rachmaninov, in una versione per soprano, coro a voci pari e pianoforte a quattro mani, appositamente realizzata per l’occasione. Il brano fu scritto volutamente senza parole esattamente come un lungo vocalizzo, e rappresenterà idealmente, nella voce del soprano e del coro a voci pari, l’unione di tutti i presenti nell’omaggio alle vittime del Vajont.

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In copertina, la Diga del Vajont e qui sopra la sua vallata teatro della tragedia.

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