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(g.l.) «Una figura potente, che lascia un vuoto profondo ma anche un segno indelebile nella storia, in quanto ha dimostrato la forza di saper ritirarsi portando con sé la Croce per tutta Chiesa. Un passo di lato tanto autorevole quanto per certi versi spiazzante, che anche in quell’occasione confermò lo spessore teologico e umano di Benedetto XVI». Lo ha detto il governatore del Friuli Venezia Giulia, Massimiliano Fedriga, ricordando Joseph Ratzinger, il Papa emerito deceduto pochi giorni fa e al quale sarà dato l’ultimo saluto giovedì, vigilia dell’Epifania.
Come ha sottolineato Fedriga, «uno dei messaggi di Benedetto XVI che voglio ricordare è quello dell’invito rivolto ai cattolici a impegnarsi attivamente nella vita civica delle comunità, portando quei valori che sono alla base della nostra cultura e della nostra storia». Infine, il governatore ha rimarcato la capacità di Ratzinger di esser stato un Papa per certi aspetti innovativo nelle scelte e al contempo determinato nel riaffermare i principi dottrinali del Cattolicesimo.

Massimiliano Fedriga

Ma in questi giorni il governatore Fvg ha fatto anche un bilancio dell’anno appena concluso ma anche del quinquennio che si conclude. «Se dovessi individuare un denominatore comune per le molteplici azioni di governo messe in campo dalla Giunta regionale in questa legislatura, al netto delle situazioni emergenziali incontrate lungo il percorso, indicherei senza dubbio la volontà di rilanciare l’attrattività del territorio: un elemento che riassume il quinquennio 2018-2023, ma che si pone al contempo quale obiettivo per gli anni a venire», ha detto al riguardo Massimiliano Fedriga, nel corso della tradizionale conferenza stampa di fine anno tenutasi a Trieste, nel salone di rappresentanza del Palazzo della Regione Fvg.
Entrando nel vivo della materia, Fedriga si è in particolare soffermato sulle politiche fiscali quali le agevolazioni sull’Irap «tese a promuovere l’insediamento di nuove attività produttive e il conseguente incremento dei livelli occupazionali» e l’autonomia «perseguita attraverso il riconoscimento di ulteriori competenze e, soprattutto, per mezzo della stipula di due intese con il Governo nazionale, che ci permettono di trattenere, e reinvestire in Friuli Venezia Giulia, oltre due miliardi di euro».
«Riferirsi all’attrattività – ha chiarito ancora il governatore – non vuol dire tuttavia rivolgersi esclusivamente a target esterni, ma anche a un’ampia e non meno importante platea interna rappresentata dai giovani, cui siamo chiamati a offrire prospettive chiare affinché decidano di costruire il loro futuro in Friuli Venezia Giulia. Proprio per questo, uno dei cardini attorno ai quali si è incentrata l’azione amministrativa ha riguardato le politiche del lavoro e della famiglia: essere la seconda regione italiana per numero di occupati, con un dato che si avvicina al 70%, vantare il record nazionale di occupazione femminile e avere ridotto il gender gap alla percentuale più bassa d’Italia significa infatti – secondo Fedriga – aver contribuito non solo a garantire più equità sociale, bensì a irrobustire le radici che uniscono cittadini e territorio».
Quanto agli orizzonti futuri, il presidente Fedriga ha rimarcato «la necessità di intensificare le relazioni con le aree limitrofe” e di “portare avanti con decisione progetti congiunti che, come nel caso della prima Hydrogen Valley transnazionale, sappiano imporsi quali risposte strutturali di lungo periodo alle esigenze della nostra comunità regionale. Ben più di una semplice zona di confine – ha concluso il governatore – il Friuli Venezia Giulia è terra d’incontro tra tre popoli: latino, germanico e slavo. Esso simboleggia quindi il cuore stesso dell’Europa e, in quanto tale, va valorizzato e tutelato in ogni sua forma a beneficio delle generazioni che verranno».

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In copertina, Papa Benedetto XVI  i cui funerali si terranno giovedì in Vaticano.

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