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«La riqualificazione del polo termale avrà un ruolo importante nell’ottica del rilancio turistico di Grado, creando un’offerta che contribuisca a estendere il flusso di visitatori nell’arco dell’intero l’anno. Un primo lotto da circa 5,5 milioni di euro è già stato avviato, mentre le nuove opere di ampliamento prevedono un investimento di oltre 17,5 milioni di euro». Lo ha affermato ieri mattina, nell’isola, l’assessore regionale alle Attività produttive e Turismo, Sergio Emidio Bini, nel corso della presentazione del progetto di ampliamento del polo termale avvenuta in municipio alla presenza, tra gli altri, del sindaco Claudio Kovatsch e del presidente di Grado impianti turistici, Roberto Marin.

Bini e Kovatsch presentano il progetto.

Il piano di riqualificazione – come informa Arc – si svilupperà su una doppia linea di intervento, resa possibile da un’intesa siglata a fine 2022 da Regione Fvg, Comune di Grado e PromoTurismoFvg: da un lato, il recupero e la valorizzazione dell’attuale stabilimento (lavori in corso con conclusione stimata per l’inizio di questa estate), dall’altro, la realizzazione di un nuovo edificio per le cure termali e di un parco acquatico, oggetto di questa presentazione. L’obiettivo, in questo caso, è di assegnare l’appalto nel corso dell’anno per avviare il cantiere in tempi rapidi.
L’area del fabbricato esistente sarà destinata ad ospitare le nuove funzioni del ristorante e dell’area wellness e spa (reparto inalazioni, fisioterapia, idrokinesiterapia) e sarà collegata con il nuovo impianto tramite una passerella che, dall’atrio con biglietteria delle terme, condurrà alle nuove piscine al chiuso e all’aperto e ai relativi spazi accessori. Le piscine, dedicate non solo alle famiglie ma anche al nuoto sportivo, saranno alimentate sia con acqua dolce sia marina, avranno una superficie totale di specchio d’acqua superiore a 1.300 metri quadri e potranno ospitare contemporaneamente più di 430 utenti.
Elementi cardine del progetto sono dunque l’integrazione dei diversi servizi, al fine di coprire in maniera globale tutte le richieste degli ospiti, e la sostenibilità ambientale, attraverso la riduzione del consumo di nuovo suolo, l’utilizzo di materiali a bassa emissione di composti organici, il recupero delle acque meteoriche per l’irrigazione e la massimizzazione delle aree verdi con l’introduzione di specie autoctone di alberi e arbusti.
«La Regione – ha concluso Bini – continuerà a investire in questa area per renderla sempre più attrattiva, con particolare attenzione all’offerta relativa al retro-spiaggia, e di perseguire l’obiettivo della destagionalizzazione».

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In copertina e qui sopra la spiaggia Imperiale e il Lungomare Nazario Sauro in una bella giornata invernale.

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