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di Giuseppe Longo

TRIESTE – Proprio un bellissimo finale per Trieste Operetta Festival giunto alla terza edizione e che ieri, al Politeama Rossetti, ha proposto la prima serata dedicata a “La danza delle libellule – Fox-Trot delle Gigolettes”, applauditissime protagoniste la compagnia guidata da Andrea Binetti e la Fvg Orchestra, diretta da Romolo Gessi. Stasera la replica, nello stesso teatro di viale XX Settembre, e sarà di certo un nuovo entusiasmante successo per questo fresco e spumeggiante lavoro che vede il genio di Franz Lehár incrociarsi con quello di Carlo Lombardo.

Un evento importante per l’Associazione Internazionale dell’Operetta del Friuli Venezia Giulia perché la briosissima “danza” va in scena al Rossetti a cent’anni esatti dalla prima italiana. Ricordiamo che l’operetta è nata dallo sfortunato “Sterngucker” (L’astronomo) del compositore danubiano che nel 1898 giunse anche a Trieste per dirigere la Banda navale militare. Lombardo ne riscrisse, appunto, il libretto e questo intervento fu alquanto salutare perché decretò il vero decollo del lavoro di Lehár.
La riscrittura in chiave locale e la trasposizione scenica in due atti a cura dello stesso Binetti – voluta per la promozione turistica di Trieste, città attualmente al centro di un grande interesse internazionale – sono ambientate nella vicina e magnifica cornice del Castello di Miramare (la sede originaria, invece, era in Francia), dove diversi proprietari di aziende vinicole del territorio si sono riunite per una grande festa da ballo in occasione del restauro del Castelletto, intervento che ha rappresentato, di recente, un tassello importante nell’iter di riqualificazione del parco della stupenda dimora d’epoca imperiale. Il Castelletto è l’edificio più antico del comprensorio di Miramare, progettato nel 1856 e realizzato come residenza provvisoria di Massimiliano d’Asburgo e della principessa Carlotta durante i lavori di costruzione del Castello vero e proprio.
La trama era annunciata particolarmente coinvolgente ed è stato proprio così per lo spettatore che non ha perso una battuta, premiando con calorosi applausi i bravissimi attori-cantanti che si sono lasciati andare anche a simpatiche incursioni nel colorito dialetto del “triestino patoco”. Soltanto pochi cenni alla storia ambientata nel maniero a picco sul mare, in coincidenza con una straordinaria nevicata. “Il ricco Merlot – ci viene in aiuto, condensando il tutto, il programma di sala – si è appropriato del Castello e del titolo di Duca. Vuole mettere in scena nel salone delle feste una commedia da lui scritta anche per corteggiare la bella Elena, vedova Cabernet dei Sauvignon; coinvolge in questa recita i suoi amici Schioppettino e Gratin e le loro mogli Carlotta e Tutù. Al gruppo si aggiunge Bouquet Blum, un simpatico artista in cerca d’occupazione. All’improvviso arriva Carlo, un cacciatore, attorno al quale subito aleggiano come libellule Elena, Carlotta e Tutù, entrando in competizione tra loro per chi conquisterà il suo cuore. Merlot e i mariti avvertono il pericolo, minacciano Carlo di farlo arrestare come cacciatore di frodo e questi si vedrà costretto a svelarsi come unico e vero Duca di Miramare. La rivalità fra le donne si fa più agguerrita fino a quando Carlo, grazie all’aiuto di Bouquet, sposerà colei che aveva da subito rapito il suo cuore: Elena”. Quindi, il lieto fine è ovviamente scontato, tanto che l’amore trionfa rallegrato dalla musica del famosissimo Fox-Trot delle Gigolettes e tra i brindisi con ottimi vini.


Ricordiamo, allora, i protagonisti dell’avvincente spettacolo. Regia, scene e costumi a cura di Andrea Binetti, coreografie di Noemi Gaggi. Interpreti, con lo stesso Binetti, Ilaria Zanetti, Selma Pasternak, Sergey Kanygin, Marzia Postogna, Gualtiero Giorgini, Alessio Colautti, Julian Sgherla e Giulio Gessi. Coro diretto da Andrea Mistaro, allievi della Fvg Arts Academy diretti da Stefania Seculin, danzatori della Società di Danza Triestina diretti da Carla Collina; direzione della produzione Rossana Poletti. Come detto, lo spettacolo è stato allestito dall’Associazione Internazionale dell’Operetta Fvg con la collaborazione di Teatro Stabile del Friuli Venezia Giulia. Alla fine, tutti sul palco, assieme al maestro Gessi direttore dell’applauditissima Fvg Orchestra, tra le ovazioni del folto pubblico. In platea c’era anche Daniela Mazzucato che, con Sandro Massimini, interpretò l’operetta a Trieste quarant’anni fa.
Il nuovo appuntamento, dunque, questa sera, sempre alle 20.30, con questo brioso lavoro che, come dicevamo, conclude il Trieste Operetta Festival che ha proposto altri tre spettacoli andati in scena da giugno a oggi, oltre che al Politeama Rossetti, al Teatro Lirico a San Giusto e in piazza Verdi.

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In copertina e all’interno alcune scene dello spettacolo e infine tutti i protagonisti per gli applausi finali.

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