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Oltre 20mila soldati formati, 13 esercitazioni internazionali, 8 missioni all’estero di cui sette missioni Nato (Kosovo e Afghanistan) e una missione Onu in Libano: sono i numeri dei 25 anni di attività della Multinational Land Force, formata da truppe italiane, slovene e ungheresi, che ieri ha presentato il proprio operato sul campo all’interno del Forum “Ungheria-Fvg: da Veszprém a GO!2025” organizzato da Associazione Mitteleuropa nell’ambito di Mittelfest. Il forum economico-culturale, infatti, ogni edizione vede protagonista un diverso Paese e quest’anno è stato dedicato all’Ungheria, nazione focus della 32ma edizione del festival cividalese.

Cultura, economia, programmazione istituzionale e quindi anche sicurezza militare, come ha spiegato il presidente Paolo Petiziol: «Siamo particolarmente orgogliosi – ha detto – di aver portato un elemento di forte innovazione culturale in un settore, quello della sicurezza e della cooperazione militare internazionale, che è di grande attualità ed importanza strategica in un momento storico come questo, caratterizzato da un tragico conflitto nel cuore dell’Europa. Quello che Mlf fa sul campo da 25 anni è il più bell’esempio di cooperazione per la sicurezza che l’Europa possa dare ai Paesi membri e al resto del mondo».
La Multinational Land Force è una brigata multinazionale d’armi combinata, basata sulla Brigata Alpina “Julia”: l’Italia è la nazione guida, a cui si aggiungono Ungheria e Slovenia che contribuiscono con truppe, mentre Albania, Austria e Croazia sono nazioni osservatrici. L’atto fondativo, dell’aprile del 1998, fu firmato nel Castello di Udine dai rispettivi ministri della Difesa dei tre paesi, nel caso dell’Italia il defunto Beniamino Andreatta, come ha raccontato il generale Franco Del Favero, 46° comandante della Brigata Alpina Julia e della Mlf.
La Mlf è una forza a tempo pieno: in tempo di pace, il comando dispone di uno staff di pianificazione permanente che si occupa di programmare e condurre tutte le principali attività. In tempo di crisi, la forza viene potenziata con specialisti e unità in accordo con la missione assegnata. In 25 anni di attività, la Mlf ha condotto 13 esercitazioni internazionali al fine di integrare le forze, migliorare l’interoperabilità e testare la capacità operativa prima di essere dispiegate in operazioni all’estero. Le esercitazioni si sono svolte a rotazione tra le aree di formazione di Ungheria, Italia e Slovenia con un numero di partecipanti che variano tra i 1700 e i 3500, appartenenti a Mlf e Paesi osservatori.
Le esercitazioni della Mlf sono ospitate a rotazione dai tre Paesi membri al fine di far addestrare la forza in diverse aree, ottenere nuove opportunità di formazione e ottimizzare pianificazione e conduzione di attività su larga scala. Mlf ha una lunga e solida relazione con i territori e le comunità dei tre Paesi membri e ha avviato una collaborazione permanente congiunta anche con l’Università Nazionale di Budapest, quella di Lubiana e quella di Trieste: docenti, ricercatori e studenti degli atenei partner contribuiscono e supportano la preparazione della forza prima del suo dispiegamento, studiando l’ambiente operativo e la caratteristiche della nazione interessata.

Protagonista del forum è stato anche Tibor Navracsics, ministro ungherese per lo Sviluppo regionale, che ha portato al tavolo dei relatori l’esempio di Veszprém e della regione del Balaton che quest’anno sono Capitale europea della cultura. Petiziol ha annunciato di aver concordato, nella sua veste di presidente, con il ministro Navracsics un concerto a Veszprém della Fvg Orchestra che sarà programmato verosimilmente nel mese di ottobre: «Un grande onore per la nostra regione che si avvicina così allo storico appuntamento di GO!2025».
Sul palco anche Ferenc Kalmar, delegato speciale del ministro degli esteri ungherese, e Zsuzsanna Kiraly, vicesegretario generale del Central European Initiative con sede a Trieste, che hanno illustrato relazioni, progetti e protocolli di collaborazione tra Friuli Venezia Giulia e Ungheria.
La prima parte del forum, invece, è stata dedicata alle relazioni economico-aziendali tra il Fvg e l’Ungheria, analizzate attraverso il caso studio di IC&Partners, società friulana di consulenza che da oltre 25 anni opera nell’internazionalizzazione d’impresa, e Finest. Hanno portato il loro saluto anche Daniela Bernardi, sindaco di Cividale, Cristina Mattiussi e Giacomo Pedini, rispettivamente presidente e direttore artistico di Mittelfest, nonché Roberto Pinton, rettore dell’Università degli studi di Udine.

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In copertina e all’interno immagini del forum Ungheria-Fvg svoltosi ieri mattina a Cividale sotto la presidenza dell’avvocato Paolo Petiziol.

(Foto Luca d’Agostino)

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