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Domani, 12 agosto, alle ore 17 all’Art Park di Villa di Verzegnis, ovvero il prato d’arte contemporanea ideato dal collezionista Egidio Marzona (in caso di maltempo il concerto si terrà nella sala polifunzionale del Centro sociale di Intissans), vicino/lontano mont e Carniarmonie, Radio Onde Furlane, l’Associazione culturale Giorgio Ferigo e Artetica, portano alla ribalta in Carnia un gruppo che ha fatto, e fa ancora, la storia della musica del nuovo ethno-rock e delle contaminazioni in Friuli. Sono gli FLK che presenteranno il cd “Trente”, trenta, quanti gli anni della loro carriera.


La band che nel 1993 faceva uscire il primo album “Ratatuie”, aprendo una nuova strada nei mondi di un folk rivisitato in lingua friulana, tra arrangiamenti di brani di tradizione e nuove composizioni, successi seguiti da altre produzioni come “Colôrs”, “Re Noir”, “Sun”, “Dancing Calipso”, “Adieu Monsieur Federicò”, ritorna ora con un nuovo capitolo della sua storia. La formazione è composta da Cristina Mauro, Stefano Montello, Alessandro Montello, Loris Luise, Federico Montello e Flavio Zanier. Il gruppo, tra le punte di diamante della Gnove Musiche Furlane, ha portato il suo estro poetico e sonoro in tutto il Friuli ed è salito su molti palchi d’Italia e d’Europa. In un tempo come questo in cui la guerra ritorna a far tremare il continente, i Furlan Liberation Kogress, sciogliendo il loro acronimo, propongono tra le loro “hits” nel concerto a Verzegnis anche “Un soldatìn” del Povolâr Ensemble di Giorgio Ferigo, ormai un inno per la libertà da tutti conosciuto in Friuli. Parole che rimangono attuali e ci dicono che disertare non richiede meno coraggio del combattere.
Prima del concerto, in un breve dialogo, ne parleranno Annalisa Comuzzi e Paolo Cantarutti, accompagnati da alcuni estratti del podcast “Giorgio Ferigo – in forma di peraulas”. Forte il senso di appartenenza dei FLK come bene esprime questa loro dichiarazione: «Non abbiamo giustificazioni per cantare in friulano. Da mille anni la nostra gente parla questa lingua. Non lo facciamo per non essere capiti. Lo facciamo perché siamo diversi. Perché tutti sono diversi da ognuno – insostituibili. La diversità non è una moda. È un pensiero. L’essere stesso degli uomini. Potremmo cantare in un’altra lingua. Ma non saremmo più gli stessi». Per il concerto all’aperto si consiglia di portare plaid o cuscino.

Tutte le informazioni su www.vicinolontano.it e www.carniarmonie.it

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In copertina, lo scrittore carnico Giorgio Ferigo (Comeglians 1949 – Tolmezzo 2007) e all’interno gli Flk.

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