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«Assistiamo alla chiusura del Simposio che in 26 anni ha saputo diventare una bandiera del Friuli, perché oltre 200 opere sono collocate nel territorio della nostra regione, realizzate con pietre locali. Il coinvolgimento di artisti di varie aree del mondo, che è centrale in questo Simposio, è in una regione di confine come la nostra ideale nella concezione che abbiamo per la cultura del futuro, una cultura “di frontiera”, dove si esplorino tutti i vari aspetti che il concetto ci suggerisce». Lo ha sottolineato il vicegovernatore della Regione Fvg e assessore alla Cultura, Mario Anzil, al termine della visita al 26° Simposio internazionale di scultura su pietre del Friuli Venezia Giulia al Parco sculture di Vergnacco nel Rojale, in occasione della cerimonia di chiusura della manifestazione artistica.


«La frontiera – ha spiegato Anzil – non esplora solo il concetto geografico, ma anche quello di confine tra una superficie e un’altra, tra un materiale di una certa consistenza e un altro, tra la realtà e la magia: in quanto regione policentrica, il Friuli Venezia Giulia non può che ospitare una cultura polifonica, inclusiva e pluralista. Ci piace consentire a tutti di avere una visione ampia, ospitare tutte le tesi e antitesi e lasciare che ciascuno raggiunga una personale sintesi. La cultura è rielaborazione personale di esperienze più che di conoscenze. Stasera qui abbiamo potuto vivere una esperienza di pregio: la Regione sarà sempre a fianco di eventi come questo».
L’edizione 2023 del Simposio ha presentato otto nuove sculture, a cui si è aggiunta un’opera in più, la panchina “rossa”, su rosso radica di Verzegnis, con messaggio di speranza per il futuro delle donne. Confronto, consapevolezza, rispetto dell’ambiente e della vita sono i temi che emergono dalle opere degli artisti. Solmaz Vilkachi dall’Iran ha realizzato “Disperse”; Michael Levchenko dall’Ucraina ha presentato “Guardando il cielo”; Itahisa Perez Conesa dalla Spagna ha scolpito “Il comfort dell’ambiente”; Stefano Sabetta dal Lazio ha intitolato la sua opera “Crescere”; Elisaveta Sivas dall’Estonia ha presentato “I Know (Lo so)”; Zdravko Zoravkov dalla Bulgaria ha realizzato “Connessione”; Zhao Li dalla Cina ha scolpito “Giorno e notte” e, infine, Francesco Paglialunga dalla Puglia ha realizzato l’opera “Tensioni”.


Numeroso il pubblico presente al parco e nei giorni scorsi, ma anche i futuri scambi con il Simposio di Forma Viva a Portorose il prossimo ottobre e l’Associazione Milano Durini Design.
Importante anche la visita degli studenti della Scuola secondaria di primo grado di Reana del Rojale, che insieme ai professori, nei primi giorni di scuola, hanno conosciuto gli artisti e le loro sculture.
Alla conclusione sono intervenuti il vicesindaco Anna Zossi e i sindaci dei Comuni che hanno dato il patrocinio all’evento 2023: Roberto Revelant di Gemona, Alan Cecutti di Taipana, Giuliano Castenetto di Povoletto e Daniela Bernardi di Cividale. Dopo la conclusione del Simposio le opere rimarranno in esposizione per alcuni mesi al Parco di Vergnacco.

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In copertina e all’interno alcune immagini della cerimonia di chiusura del Simposio presente l’assessore regionale Mario Anzil.

(Foto Regione Fvg)

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