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Prosegue, a Pordenone, con una proposta prestigiosissima ed esclusiva la 32ma edizione del Festival Internazionale di Musica Sacra, promosso da Presenza e Cultura per la direzione artistica dei maestri Franco Calabretto ed Eddi De Nadai: martedì 14 novembre, alle 20.45, nel Duomo Concattedrale di San Marco i riflettori saranno puntati su Eva Quartet, il quartetto-selezione della celeberrima formazione “Le Mystere des Voix Bulgares/Il mistero delle voci bulgare”. Riletture del ricco repertorio ispirato ai cicli della vita, declinazioni popolari del repertorio devozionale e suggestioni arcaiche risuoneranno nell’emozionante concerto intitolato “La Speranza è una bianca colomba”, omaggio al tema portante dell’edizione 2023 del Festival, che rilascia una parola centrale per il tempo che viviamo, giorno per giorno, nelle settimane di un autunno crudele per il mondo.


Gergana Dimitrova, soprano, Sofia Kovacheva, mezzosoprano, Evelina Christova, alto, e Daniela Stoichkova, contralto, sono le migliori voci soliste del celebre gruppo folcloristico “Le Mystere des Voix Bulgares”: del loro canto si dice che “può quasi fare a meno del vibrato, è eccellente su tutti i registri vocali, dal brillante soprano al contralto più ombroso. Allo stesso tempo, appare omogeneo ed è un miracolo nella purezza della sua intonazione, specialmente nella realizzazione delle dissonanze estreme” (Uli Olhausen / Frankfurter Allgemeine).
Il programma si aprirà con alcuni brani rappresentativi del repertorio devozionale (“Gospodi pomiluii”, “Dio amato” del Coro liturgico della Scuola di Rila – XIV sec, „Otche Nash” di Nikolai Kedrov-son) e approderà poi all’intenso “Padre nostro”. In scaletta anche brani tradizionali dei Monti Rodopi („Kojilio, pisan i sherian” e„Razvivai Dobro” che racconta la preparazione di un matrimonio bulgaro) e “Tsar Murad”, una canzone popolare della Tracia, che ricorda la dominazione turca e la persecuzione della religione cristiana. In programma, ancora, il medley “Refrain della Bulgaria occidentale” e brani del repertorio folklorico, un omaggio vocale al rituale del fidanzamento e il Canto della Speranza. Gran finale con Tre antichi canti liturgici ortodossi: il folclore, la tradizione, i costumi popolari e il Cristianesimo salvarono la Bulgaria nei secoli della sua inclusione nell’Impero Turco, dal XIV al XIX. Per questo il concerto si conclude con tre canti della Chiesa ortodossa, in un messaggio di Speranza per il mondo intero.

L’ingresso al concerto è libero, info e dettagli: www.musicapordenone.it Il Festival Internazionale di Musica Sacra è organizzato in collaborazione con Centro Iniziative Culturali Pordenone, Casa dello Studente Antonio Zanussi Pordenone, MIC-Ministero della Cultura, Assessorato alla Cultura della Regione Friuli Venezia Giulia e inoltre con Promoturismo FVG, Comune di Pordenone e Fondazione Friuli.

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In copertina e all’interno due immagini dell’Eva Quartet che canterà a Pordenone.

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