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I 120 musicisti under 26 provenienti da tutta Europa che compongono la Gustav Mahler Jugendorchester – in assoluto la più famosa e celebrata Orchestra giovanile al mondo, ospiti in questi giorni del Teatro Verdi di Pordenone per la loro consueta residenza estiva in vista del Summer Tour 2023 – propongono domani, 10 agosto, a Tolmezzo nel Duomo di San Martino e venerdì 11 agosto a Gemona, nel Duomo di Santa Maria Assunta, due concerti a ingresso libero – entrambi con inizio alle 20 – fino ad esaurimento dei posti disponibili. Fondata oltre vent’anni fa per iniziativa di Claudio Abbado, la Gmjo – che opera sotto il patrocinio del Consiglio d’Europa – seleziona tramite severe audizioni annuali giovanissimi orchestrali di eccezionale livello artistico. Lo speciale evento è realizzato con il patrocinio del Comune di Tolmezzo e vedrà i giovani e talentuosissimi orchestrali impegnati nell’esecuzione del capolavoro conclusivo della produzione strumentale e sinfonica di Richard Strauss, lo Studio per 23 archi solisti Metamorphosen, e la Sinfonia n.4 in do minore D 417, anche nota come La Tragica, di Franz Schubert. Sul podio il giovane e acclamato maestro Christian Blex, nuovo direttore assistente dell’Orchestra. Classe 1993, lo scorso settembre è stato nominato assistente di Kirill Petrenko alla Karajan-Academy dei Berliner Philharmoniker.

La Gmjo a Pordenone.


Supremo capolavoro di Richard Strauss e lavoro della piena maturità espressiva, Metamorphosen è la pagina conclusiva della sua produzione strumentale. Ispirata al testo di Ovidio, rappresenta una riflessione dolente sui destini dell’esistenza e su un mondo ormai irrimediabilmente perduto. In questo “Studio per 23 archi” Strauss racconta la fase finale, difficilissima, della Seconda Guerra Mondiale e inizia a vedere l’abisso davanti a sé: dappertutto vi sono rovine, e da queste non potrà mai più risorgere il mondo che ha conosciuto un tempo. Alla grande tradizione musicale tedesca che lo ha preceduto e alla storia e allo spirito di un intero popolo ormai perduti Strauss intona una melodia di commiato per accompagnare il dissolvimento tragico e ineluttabile di una civiltà. La Sinfonia n. 4 in do minore D 417, è stata composta da Franz Schubert a soli diciannove anni, nel 1816, anno particolarmente intenso e felice per il compositore che scrisse in pochi mesi alcuni dei più importanti lavori della sua produzione musicale: alcuni Lieder su testi di Goethe, il Rondò per violino e archi, pagina cameristica che non sfigura accanto alle sue opere più celebrate e due Sinfonie, la Quarta e la Quinta. Nei quattro movimenti della Tragica, così soprannominata in seguito dallo stesso Schubert, sono presenti numerosi richiami allo stile compositivo di Beethoven, che solo pochi anni prima aveva portato a termine le sue prime otto sinfonie, rivoluzionando la musica strumentale dell’epoca.
Dopo i concerti “decentrati” di Tolmezzo e Gemona, l’Orchestra partirà per il Summer Tour internazionale e farà ritorno a Pordenone venerdì 18 agosto per il grande concerto sinfonico sotto la guida Jakub Hrůša, direttore musicale designato della Royal Opera Covent Garden e nuovo direttore ospite principale dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia.

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In copertina, il maestro Christian Blex che dirigerà la Gmjo a Tolmezzo e a Gemona.

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