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È forse uno dei momenti più attesi di questa terza stagione targata Teatri Stabil Furlan che, dopo i successi delle prime date, dà appuntamento oggi e domani con due spettacoli – “Ce crodistu di fâ!” e “L’Emigrant” – a suggello dell’amicizia tra Friuli e Frisia, regione dei Paesi Bassi dove si parla la lingua frìsone, un’altra delle molte lingue minoritarie d’Europa. Un’occasione particolarmente significativa che vedrà anche l’arrivo in regione di una delegazione del governo della Frisia, accolto dalle istituzioni regionali.

CE CRODISTU DI FÂ! – Si comincerà oggi, 24 novembre, al teatro Luigi Bon di Colugna, dove andrà in scena, alle 20.45, “Ce crodistu di fâ!” (“Wat Soesto!”, questo il titolo originale), una trasposizione in friulano di una pièce in frisone. La nuova produzione di Tsf – realizzata in collaborazione con Compagnia Pier21-Looewarden (della Frisia, appunto), e con il sostegno di Fondazione Bon, Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia, Fondazione Friuli e dell’Ambasciata Olandese in Italia (provincia di Frisia) – è un monologo in commedia, con battute folgoranti, tradotte, nella versione friulana, da Serena Fogolini. Il protagonista è un coltivatore diretto dei nostri tempi, alle prese con l’antica tradizione contadina del lavoro della terra e con le difficoltà del mondo d’oggi: cambiamenti climatici, lavorativi, burocratici. Temi assai attuali, di spessore, ma proposti senza tralasciare momenti di ironia e riso amaro. Le scene, ricostruiteesattamente sul progetto originale, permetteranno una messinscena identica alla versione frisona, diretta dallo stesso regista Jos Thie, presente per le fasi finali del lavoro, in un rapporto inedito trans-europeo che lega nel lavoro teatrale due lingue minoritarie e due culture che hanno molte cose in comune. Interpreti della versione friulana saranno Federico Scridel e Carla Manzon.

L’EMIGRANT – Domani, 25 novembre, sempre al teatro Luigi Bon di Colugna, alle 20.45, ci sarà invece “L’Emigrant” (“De Emigrant” in frisone), spettacolo in lingua frisona con sopratitoli in friulano. Lo spettacolo narra la storia di un emigrante frisone e della sua vita in Canada. Un’esistenza fatta di sacrifici, ripagati dalla costruzione di un’azienda abbastanza grande e fiorente. Dopo 50 anni l’uomo fa rientro nella terra di origine, con tutto ciò che questo comporta. “De Emigrant” è stata la prima produzione della compagnia teatrale Pier21 e quella di maggior successo fino a oggi, con oltre 20 mila spettatori in Frisia e in Canada. In onore del decimo anniversario di Pier21, quest’anno, la pièce torna sul palco in una versione nuova e aggiornata.

LA DELEGAZIONE FRISONE – Nella mattinata di domani, alle 10, nel salone d’onore della Società Filologica Friulana, il presidente del Consiglio regionale Mauro Bordin, l’assessore regionale alla Finanze Barbara Zilli, il presidente della V Commissione, Diego Bernardis, assieme all’europarlamentare e membro dell’intergruppo europeo Minoranze tradizionali, comunità nazionali e lingue, Elena Lizzi, e all’assessore alla Cultura del Comune di Udine, Federico Pirone, accoglieranno la delegazione della Frisia rappresentata dal governatore della lingua frisona Eke Folkerts, governatore della cultura Sijbe Knol, il consigliere politico per la lingua frisone Lysbeth Jongbloed, dal consigliere politico per la cultura Rixt Kingma, dalla delegata dell’Ufficio Affari Culturali dell’Ambasciata del Regno dei Paesi Bassi Babs van Lieshout. A fare gli onori di casa sarà presente anche il presidente della Società Filologica Friulana, Federico Vicario, con il il presidente di Tsf, Lorenzo Zanon. Al termine dell’incontro la delegazione frisona sarà accompagnata in visita allo Scriptorium Foroiuliense e alla Biblioteca Guarneriana di San Daniele.

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In copertina, ecco “L’Emigrant”e, all’interno, una scena di “Ce crodistu di fâ!”.

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