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Festeggia la sua 15ma edizione, da oggi a domenica, nel cuore di Bologna, il Festival Francescano, quest’anno sul filo rosso degli 800 anni dall’approvazione della Regola del Santo di Assisi. Il sogno di fraternità, nato in Terra Santa con Cristo e ripreso poi da San Francesco come punto centrale della sua predicazione, sarà al centro – sabato, alle 10.30 in Piazza Maggiore – della conversazione fra il cardinale Matteo Zuppi, arcivescovo di Bologna, e il romanziere e drammaturgo Éric-Emmanuel Schmitt, di cui esce a settembre “La sfida di Gerusalemme. Un viaggio in Terra Santa” (e/o con Libreria Editrice Vaticana, anteprima a pordenonelegge domenica scorsa), diario di viaggio fra Betlemme, Nazareth, la Galilea, Gerusalemme, integrato da una lettera inedita di Papa Francesco all’autore. Il libro racconta quei luoghi intensi e cosmopoliti, ritratti in presa diretta mentre l’autore approfondisce il suo viaggio spirituale. Condurrà il dialogo la giornalista Annachiara Sacchi.

Matteo Zuppi

Éric-Emmanuel Schmitt

“Sogno, regole, vita” è il tema della XV edizione del Festival Francescano: e un dialogo ulteriore sui “sogni infranti” del nostro tempo sarà quello fra Matteo Zuppi e la voce emergente del giornalismo italiano Cecilia Sala, di cui Mondadori pubblica in questi giorni “L’incendio. Reportage su una generazione tra Iran, Ucraina e Afghanistan” (Mondadori), dedicato alle esperienze e agli incontri più significativi degli ultimi viaggi dell’autrice. Domani, alle 18 in Piazza Maggiore, il presidente della Cei la giovane giornalista, moderati dal portavoce Unicef Italia Andrea Iacomini, si confronteranno sulle tante sfumature dell’attualità, fra guerre, migrazioni, cambiamenti climatici, ma anche in un tempo scandito da maggiore informazione e da tentativi di solidarietà e collaborazione tra popoli.
Alla Regola di San Francesco è dedicato il convegno introduttivo su “La Regola francescana nella storia”, oggi 21 settembre, con la partecipazione di Jacques Dalarun, massimo conoscitore e divulgatore dell’opera di San Francesco, e con Stefano Di Bella, lo storico Emil Kumka, fra Dino Dozzi, fra Giovanni Fracci, fra Marco Grosoli, fra Marco Guida, fra Juri Leoni, fra William Short, le Suore clarisse di Porto Viro. Un focus sul sogno di una regola, quella pensata 800 anni fa da San Francesco per rendere più facile la vita fraterna. E un’ulteriore riflessione “Dal sogno alla regola”, quindi dall’intuizione all’istituzione a partire dalla Regola di san Francesco, sarà portata nel corso del festival dal teologo Pietro Maranesi.

Michela Marzano

Foto Astrid di Crollalanza

Oltre cento voci del nostro tempo si avvicenderanno al Festival Francescano 2023 in Piazza Maggiore: del sogno di pace europeo travagliato da una guerra vicina parlerà l’ex presidente della Commissione Europea Romano Prodi con la giornalista Agnese Pini. Alcune lezioni scandiranno il festival: quella di Gherardo Colombo, giurista ed ex magistrato, che onorerà con una lectio magistralis il 75mo anniversario dell’entrata in vigore della Costituzione Italiana; mentre delle donne che fecero la Costituzione converseranno gli autori di un libro a loro dedicato, Romano Cappelletto e Angela Iatosca, con Livia Turco; imperdibile si preannuncia la lezione del filosofo francese Frédéric Gros dedicata alla disobbedienza, tema di indagine di uno dei suoi più celebrati saggi. Andremo idealmente a lezione di sogni con lo psichiatra Paolo Crepet, e dei sogni dei giovani e dell’età dell’adolescenza, sempre più spesso infranti, ci parlerà la scrittrice e filosofa Michela Marzano. Diversi gli incontri legati al tema della sostenibilità: del sogno di città vivibili converseranno l’architetto Elena Granata, professoressa di Urbanistica al Politecnico di Milano e vicepresidente della Scuola di Economia Civile, e l’attivista di Friday for Future Giovanni Mori.
E non poteva mancare il sogno – che è anche un auspicio – dell’accoglienza e inclusività, di sé come dell’altro: ne parleranno lo psichiatra Vittorio Lingiardi e il presidente dell’Opera di San Francesco, fra Marcello Longhi, Mentre di un sogno tutto autobiografico, quello personalissimo e profondo dentro il cuore della forza femminile, racconterà la giornalista Annalena Benini, neo-direttrice del Salone del Libro di Torino.
Fra i protagonisti più attesi, ancora: lo psichiatra Vittorino Andreoli per il secondo anno consecutivo regalerà una speciale “Lectura Dantis Franciscana”, affiancato dal medievista Francesco Santi e dall’attore Jacopo Trebbi. Mentre un altro dialogo slalomerà piacevolmente fra parole e musica, protagonisti il rapper e cantautore Ghemon, che terrà anche un concerto in piazza Maggiore, e Stefano Andreoli, fondatore del sito satirico Spinoza.it. I sogni, naturalmente, possono essere anche poetici e sregolati: una visione che ispirerà la conversazione fra un grande poeta-paesologo, Franco Arminio, e una raffinata musicista, la cantautrice Ginevra Di Marco: perché da una melodia di versi sregolati si possono stimolare sogni e far crescere speranze. Nella serata del sabato salirà sul palco di Piazza Maggiore il Piccolo Coro dell’Antoniano diretto da Sabrina Simoni, che festeggerà i sessant’anni di attività sulle note dei suoi successi, all’interno di un talk con ospiti che testimonieranno l’affascinante metafora dello sport, tra successi e sacrifici, scritto e condotto da Federico Taddia.
Del sogno di un mondo del lavoro più umano, giusto ed equo parleranno don Bruno Bignami, direttore dell’Ufficio della Cei per i problemi sociali e il lavoro, e Guido Stratta, manager, responsabile del personale per Enel e fondatore dell’Accademia della Gentilezza. Sempre sui temi del lavoro, ospite del Festival anche l’economista e saggista Luigino Bruni, per una “Critica della ragione manageriale e della consulenza”, che è anche sogno di una imprenditoria profondamente umana.

Cecilia Sala

Il programma è consultabile sul sito www.festivalfrancescano.it
Il Festival Francescano è organizzato dal Movimento francescano dell’Emilia-Romagna, con il patrocinio e il sostegno del Comune di Bologna, nell’ambito di Bologna Estate, della Chiesa di Bologna, della Regione Emilia-Romagna, della Fondazione Comunicazione e Cultura della Cei e della Fondazione del Monte.

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In copertina, storico ritratto di Francesco d’Assisi autore della famosa Regola.

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Fashion Week di Milano
film con un po’ di Fvg

Farà tappa alla Fashion Week di Milano il film “L’estate di Joe, Liz e Richard” la produzione cinematografica realizzata in partnership con realtà di riferimento del Friuli Venezia Giulia, l’Associazione Europa Cultura coinvolta in frontline insieme ad Erich Jost Production. L’appuntamento è già fissato nell’ambito della consueta settimana che apre la stagione autunnale della moda oggi, 21 settembre, al Cinema Mexico alle 21. Il film, una produzione Karel scritta e diretto a dal regista Sergio Naitza (nella foto di Daniela Zedda) , è stato girato sulle scogliere di Capo Caccia – Alghero, sulle tracce di una pellicola di culto della storia del cinema, “Boom!” di Joseph Losey (ma sugli schermi italiani diventò La scogliera dei desideri), con la coppia dei divi più “glamour” degli anni Sessanta, Elizabeth Taylor e Richard Burton. La proiezione è proposta nell’ambito di una serata – evento co-organizzata dalla Fondazione Sardegna Film Commission e Antonio Marras con Associazione Europa Cultura, Karel Produzioni e Società Umanitaria – Cineteca Sarda. In apertura ci sarà proprio il talk dedicato a quel film e all’eco della grande produzione hollywodiana girata sull’isola, con un mirabolante côté di costumi, alcuni firmati da un giovane Karl Lagerfeld, e straordinarie parure di gioielli indossate da Liz Taylor e griffate Bulgari. “Visioni e Glamour”, questo il filo rosso dell’evento, vedrà innanzitutto protagonisti l’artista e stilista Antonio Marras, insieme al regista del film Sergio Naitza e alla critica d’arte Francesca Alfano Miglietti. Seguirà la proiezione del film, che aveva debuttato all’ultima Festa del Cinema di Roma ed è stato premiato a Londra come miglior documentario al Kingston International Film festival, e che ha ispirato anche la sfilata di Antonio Marras “Lights, camera, action!”, di scena alla Fashion Week, con frammenti e sequenze del documentario inseriti a “contaminare” la presentazione dei capi della collezione.

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