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di Giuseppe Longo

AQUILEIA – «Ed ecco, il velo del tempio si scisse in due parti dall’alto al basso, la terra fu scossa e le rocce si spaccarono, i sepolcri si aprirono e molti corpi di santi che riposavano, risuscitarono e usciti dai sepolcri, dopo la sua resurrezione, entrarono nella città santa e si manifestarono a molti. Il centurione e coloro che facevano la guardia a Gesù, veduto il terremoto e quello che avveniva, ebbero gran paura e dissero: “Veramente costui era Figlio di Dio”». È questa l’immagine terrificante narrata dal Vangelo di Matteo, ma anche del “Terremoto”, l’ultimo movimento della drammatica composizione “Le sette ultime parole di Cristo sulla Croce”, nel quale Franz Joseph Haydn descrive musicalmente il momento della morte di Gesù sul Calvario. E che è stata riprodotta, con grande efficacia, anche dall’orchestra del maestro Carlo Grandi all’inaugurazione della seconda parte del Festival Schippers avvenuta domenica pomeriggio nella sala del Museo archeologico nazionale di Aquileia, tra i preziosi reperti della Seconda Roma bagnata dal Natissa.

Brillante e intensa l’interpretazione della “Thomas Schippers” – che questa sera, alle 20.30, proporrà la seconda puntata del Festival nella Chiesa di San Martino a Savogna d’Isonzo – del brano finale dedicato alla tragedia dell'”ora nona” che, nelle intenzioni del compositore, prevede una esecuzione a “tutta forza”. Addirittura «rock», come ha voluto proporla il maestro Grandi in un modo così coinvolgente da ripeterla in ben due repliche che sono state lungamente applaudite dal folto pubblico, fra il quale c’era anche il presidente dell’Associazione Schippers, avvocato Cristiano Gobbi. Della stessa famosissima opera, la Schippers ha proposto anche l’introduzione con i ritmi “maestoso e adagio”, tralasciando per una questione di brevità le sette sonate intermedie. D’altra parte, l’esecuzione della composizione intera sarebbe stata adatta in un concerto inserito nell’ambito della Settimana Santa, mentre il caso ha voluto che questa interpretazione coincidesse, in modo davvero singolare, con la prima domenica di Avvento, il periodo di “attesa” del Natale, quasi a prefigurare che la nascita del Salvatore sarebbe poi sfociata – come peraltro prevede il calendario liturgico – nella Morte in croce. Ma anche nella Resurrezione sulla quale s’incardina tutto il “credo” della Cristianità.
Ma l’applaudito programma della “Schippers” – dedicato, dopo i fasti del Barocco, alla Sinfonia classica anima musicale della Mitteleuropa – era cominciato con una brillante pagina del lucchese Luigi Boccherini, per proseguire con una energica Sinfonia del ceco-tedesco Johann Stamitz. Quindi, nel secondo tempo, i ritmi insoliti di uno dei bellissimi, ma in questo caso poco conosciuto, Divertimenti di Wolfgang Amadeus Mozart: l’anno scorso la programmazione, sempre molto apprezzata, del maestro Grandi aveva proposto il terzo Divertimento, mentre nel prossimo Festival, come lui stesso ha annunciato, sarà eseguito il primo così da interpretare, in tre anni, l’intera produzione mozartiana che va sotto questo nome giocoso.

Infine, come si diceva, i due tempi della drammatica composizione di Haydn che ha strappato lunghi e generosi applausi proprio con i ritmi trascinanti del “Terremoto” che ha letteralmente immerso il pubblico nella tragica conclusione della vicenda umana di Nostro Signore. Ricordiamo, allora, l’organico messo a punto da Carlo Grandi per questa seconda parte del Festival Schippers: Laura Grandi, Marco Favento, Daniel Longo, Laura Furlan, Lucia Premerl, Lorenzo Mian, Simonetta Fumiato e Beatrice Cher (violini); Rachele Castellano e Giovanni Boscarato (viole); Massimo Favento e Katja Panger (violoncelli); Marco Abbrescia (contrabbasso). Come detto, la manifestazione musicale stasera approderà a Savogna d’Isonzo; quindi, venerdì 8 dicembre, festa dell’Immacolata Concezione, l’orchestra salirà a Tarvisio per esibirsi, alle 18, nella sala conferenze dello Stadio del Fondo Arena “Gabriella Paruzzi” in via Priesnig. L’ultimo appuntamento sarà, poi, domenica prossima, sempre alle 18, nella sala consiliare di Palazzo Torriani, la sede municipale di Gradisca d’Isonzo. Tutti i concerti sono annunciati con ingresso libero.

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In copertina, il maestro Grandi si congratula con i suoi orchestrali; all’interno, altre immagini del concerto al quale ha assistito ad Aquileia un folto pubblico.

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